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LO STUDIO DELL'ALLEGORIA, L'IDEA DELLE COSE, DELL'UOMO, NELL'URBE CHE ANTICAMENTE FU LUOGO ELETTO DI NUMI NEL TEMPO ATTUALE DI NON-SENSO O DELL'ETA' PRESENTE, PROPRIAMENTE DEFINITA COME OSCURA (KALI-YUGA) - QUESTO E' IL DIARIO FIGURATO DI UN PITTORE ROMANO CHE TESTIMONIA L'ESTREMA RAREFAZIONE DELLA SUA EPOCA -
Roma Museo Capitolino: (Mosaico) Prometeo al centro, tiene sul ginocchio sinistro una piccola figura maschile appena terminata e la esamina.
Nella mano sinistra regge uno stiletto…dietro di lui si trova una cesta piena di argilla.
Un po’ più indietro c’è una grande figura di Gea, distesa e circondata di Karpoi, che regge il corno dell’abbondanza e osserva l’opera di Prometeo.
Al di sopra di Gea, il sole, col carro, che sorge dall’Oceano (simbolizzato da Poseidone).
Alla sinistra di Gea, Eros e Psiche abbracciati. Di fronte a Prometeo, che segna l’asse mediano (della composizione scenica) è posta Atena la quale, al di sopra la testa del protoplasto, tiene ciò che sembra essere una crisalide di farfalla, dai tempi più antichi, simbolo dell’anima.
Poi, al di là dell’Anima velata, che fa da passaggio alla scena seguente, un gruppo rappresentante la morte dell’uomo. Sul suolo si trova una figura coricata sulla quale si piega un Eros funebre, vegliata anche da una Parca seduta che srotola il libro del Destino. Poi Ermes che rapisce Psiche.
All’angolo, nuovamente Gea che assiste alla scena. Nel campo, la Luna sulla sua quadriga.